Il remake cinematografico

Dall'America all'Europa

di Antonio Agrestini

Gianni Canova definisce questi rifacimenti come remake “nascosti”, nel senso che tentano di apparire originali celando il modello da cui provengono, ma forse l'aggettivo è più adatto a definirli nella loro tendenza a cadere nell'oblio. Si tratta infatti di produzioni a basso costo che, dopo aver nutrito rapidamente i botteghini, sperano di imporsi almeno come film di culto.

Spesso ai limiti del plagio, furtivo e gaglioffo, il remake-nascosto si va sempre più specializzando nell'imitazione del cinema d'azione americano, spremendo e dilatando al massimo gli effetti mitopoietici innescati da cult-movies internazionali come Interceptor e Fuga da New York. I maestri-artigiani del rifacimento indigeno camuffato si chiamano, è noto, Margheriti, Castellari, De Angeli, Fulci: veloci e professionali, lavorano di ricalco fino a portare un soggetto sulla soglia della saturazione per poi abbandonarlo e passare ad altro (9).

Il riferimento è ovviamente rivolto a quel filone sommerso del cinema italiano, il poliziesco, popolato da interpreti come Maurizio Merli e Thomas Millian: l'uno più rappresentativo dell'aspetto serioso del filone, l'altro più noto per l'inclinazione parodiante del poliziesco e del «giallo all'italiana». Difficile contare tutti i registi che, soprattutto durante gli anni Settanta, si cimentano in questo contesto.

I titoli dei film sono molto caratteristici. Fernando Di Leo realizza La mala ordina, Il boss, Milano calibro 9, Gli amici di Nick Hezard; Umberto Lenzi, nel 1974, gira Milano ordina la polizia non può sparare, che alcuni considerano il film più violento del poliziesco italiano, e per questo mai passato in televisione. L'interprete principale è Thomas Millian, in una delle sue non rare performance drammatiche.

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Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.