Racconto breve

Ombrelli

di Antonio Agrestini

Giorni fa per esempio, sotto il cielo di piombo, un ombrello rosso sbocciava sul bordo della piazza grigia, spariva sotto il portico, appariva di nuovo, l'ho raggiunto trafelato. C'era proprio Clara sotto quell'ombrello.

«Chi non muore si rivede!» ho detto.

Lei ha faticato a tirare fuori un sorriso: «Quanto tempo! Come stai?»

«Solite cose, tutto bene grazie.»

«Figli, nipoti? Tutti bene.»

«Sì, per fortuna. Tutti bene, grazie.»

«Bene. Mi ha fatto piacere rivederti. Perdonami, vado di fretta. Ci si vede in giro!» ha detto guardando un punto lontano della piazza.

«Sì, ci si vede in giro. Buona giornata.»

L'ho vista allontanarsi in fretta, Clara, convinta che a proteggerla dalla pioggia fosse un ombrello qualunque.

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