Racconto breve

Non si rapiscono i leoni

di Antonio Agrestini

Ho detto che avrei voluto regalarti i cioccolatini, così papà è andato a comprarli al supermercato, gli ho detto io quali comprare perché nella scatola ci sono gli adesivi degli animali della foresta. A me piacciono, li ho attaccati sull’armadio. Ho il doppione del castoro, se vuoi ti dò pure quello. Spero tu non sia arrabbiata, mamma ha cucito bene l’orecchio, quasi non si vede la cucitura. Solo ieri ho pensato che tutto questo avrebbe potuto farti piangere, allora ho capito cosa intendeva mamma, ora sto troppo male se penso che non vorrai più giocare con me. Poi ho paura di finire in galera, spero che non racconterai tutto alla polizia. Allora lascerò il leone, i cioccolatini e questa lettera davanti alla tua porta. Insomma ho fatto tutto per bene. Ora manchi solo tu e se hai finito di leggere guarda la quercia, sono nascosto lì dietro. Sto aspettando. Tu fammi un sorriso e io vengo a giocare. Se faccio in tempo ti scrivo pure una poesia.

  • Indice:
  • condividi:
Questa è una storia di fantasia
In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.