Racconto breve

Principe azzurro

di Antonio Agrestini

Scuotendo la testa ha detto: «Davvero inutili voi principi azzurri. E poi metti un paio di pantaloni che con quella calzamaglia sei ridicolo!»

La giovane donna si è messa la sigaretta spenta tra le labbra e si è allontanata. Ormai titubante della mia calzamaglia ho cercato una vetrina per specchiarmi. Non riuscendo a scorgere il mio riflesso, ma soltanto una fila di manichini con gli abiti della collezione autunno inverno, mi sono ricordato che non esisto.

Nello stesso tempo anche Giulia si è fermata davanti a una vetrina, ero un pensiero bislacco nella sua mente, si è specchiata, si è trovata bella, bello anche il vestito. Ha estratto il telefono dalla tasca, nel bagliore dello schermo ha cercato un numero di telefono e lo ha cancellato. Ha cancellato anche una chat. Ha rimesso il telefono in tasca e ha ripreso a camminare verso casa.

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Questa è una storia di fantasia
In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Jorge Luis Borges
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Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Edgar Allan Poe
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Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Italo Svevo
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Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
James Joyce
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Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Oscar Wilde
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Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.