Racconto breve

Er coccodrillo magnapiedi

di Antonio Agrestini

Mo' lo so: i bambini nun è vero che crescono, i bambini svaniscono.

Entrai na'a stanza de Barbara, piano piano, come facevo pe' portaje 'n bacio furtivo quanno lei dormiva. Osservavo oggetti, bambole e poster, tracce de giorni, mesi, anni. Me sembrò de percepì 'na presenza, dissi: «Oh, ormai ve ne potete pure annà!»

Er coccodrillo magnapiedi uscì da sotto e' letto, er giaguaro magnapiedi uscì dall'armadio, me guardarono come a chiedeme se ero sicuro: «Annate, annate!» je dissi. Vecchi e marconci i du' animali s'allontanarono ner coridoio e scomparvero ner buio, forse diretti verso quarche foresta immaginaria o già pronti a aiutà quarche papà più giovane de me a'e prese coi piedi scarzi e co' quer tipo de sorisi che, se pure dissorti ner tempo, te riempiono er core pe' tutta 'a vita che resta.

  • Indice:
  • condividi:
Questa è una storia di fantasia
In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.