Racconto breve

I morti

di Antonio Agrestini

Siamo andati di nuovo a trovare Marco perché abbiamo scoperto che l'attore famoso, quello morto che sta accanto a Sara, in realtà è ancora vivo. Sara per poco non ci è rimasta secca perché ha visto in televisione che l'attore morto riceveva un premio alla carriera, da vivo, e appena entrata in casa di Marco ha gridato isterica: «Come me lo spieghi? Come me lo spieghi, eh? Come me lo spieghi?» poi è scoppiata a piangere. Allora coi pugni sui fianchi abbiamo continuato noi in coro: «Già! Come ce lo spieghi? Eh? Come ce lo spieghi? Come glielo spieghi? Sentiamo!»

Solo in quel momento è emersa la grandezza di Marco che, senza scomporsi, seduto comodamente sulla poltrona di velluto blu, ha sollevato il bicchiere di wiskie verso di noi, come in un brindisi, e ha detto: «Tranquilli ragazzi, questo succede perché il tempo è circolare.»

Cazzo! Siamo rimasti ammutoliti, noi e la nostra arroganza, la nostra supponenza nei confronti di un uomo che conosce il mistero dell'Universo. Il tempo è circolare: bum! Questo spiega tutto. O meglio, se mi ci metto bene a pensare deve essere proprio così: il tempo è circolare. Quando avrò un po' di tempo ci penserò e sarà tutto chiaro. Magari con carta e penna alla mano, non so. Però in qualche modo già mi pare chiaro. Il tempo è circolare. Che figata spaziale! «Che significa che il tempo è circolare?» ha domandato Sara, sempre incline alla polemica e sotto sotto poco fiduciosa.

«Significa che il tempo dei morti è diverso dal tempo di noi vivi, è una dimensione parallela che ha un tempo dilatato che si ripete in un ciclo infinito. Quindi sono già presenti tutti i morti di ogni epoca, comprese le persone oggi ancora vive.»

«Wow!» ha detto Sara con un nuovo sorriso, «vuoi dire che ora lui è accanto a me?»

«Sì e sta ridendo alla grande.»

«Ah Tom, che burlone che sei!» ha detto Sara al suo morto ancora vivo, «ho temuto di non averti più qui accanto a me.»

Siamo andati a trovare Marco in prigione, uno alla volta ovviamente.

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Questa è una storia di fantasia
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Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.