Racconto breve

Le affinità chimiche

di Antonio Agrestini

Le affinità chimiche con la signora Fulvia mi spingono da tempo a provare per lei qualche sentimento: entrambi prendiamo Lasoxifene 500mg, Donepezil 5mg, Omeprazolo 10mg, Dicicloverina 5mg, Naproxene 80mg, Zolpidem 10mg.

 

È giovedì, il dottor Verzilli riceve dalle 18 in poi, noi pazienti anziani siamo radunati nella sala d'attesa dello studio medico già dalle 16, giusto per superare quella leggera ansia di arrivare troppo tardi per il numeretto, così ci risparmiamo almeno gli ansiolitici. La sala d'attesa è luminosa, c'è un distributore automatico per il caffè che nessuno di noi usa mai, le pareti sono coperte da riproduzioni economiche di quadri famosi, vasi di felce di Boston sono sul tavolo da fumo e agli angoli della stanza.

 

La signora Fulvia ha settantanove anni ben portati, siede sotto a un bacio di Klimt, ne emana la grazia. Le sto davanti, sono seduto sotto all'autoritratto di Picasso, ne replico l'asimmetria, soprattutto quella del viso, stringo tra le dita lo scontrino con il numero sei. La badante della signora Fulvia, seduta accanto a lei, tiene la borsa sulle gambe, è impegnata a scrivere sul cellulare. In sala c'è Filiberto, che ha una nuova protesi all'anca, tiene infatti la gamba stesa davanti a lui, riempie ogni silenzio con un rantolo asmatico; ci sono due signore che non conosco, e più là in disparte, sotto a un Van Gogh, la signora Eugenia.

«Finite tutte di nuovo!» dice la signora Fulvia mostrandomi la confezione delle compresse vuota.

«Eh, che ci vuole fare?» le rispondo alzando le spalle, «vanno via che è una bellezza! Non lo dica a me!»

La badante si alza, dice: «Signora, se permette ne approfitto per fumare una sigaretta.»

«Cara, vai pure,» dice la signora Fulvia, «anche se dovresti smettere di fumare, lo sai!»

La badante rovista nella borsa, estrae un pacchetto di sigarette e si allontana. Colgo l'occasione: «Posso sedermi accanto a lei?»

«Ma certo!» dice la signora Fulvia.

  • Indice:
  • condividi:
Questa è una storia di fantasia
In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.