Racconto breve

Are you Paolo?

di Antonio Agrestini

«A oh, c'è quarcuno qua che capisce quello che vole 'sto tizio?»

«Senti capo» dice ancora Gianni alla Morte aiutandosi con i gesti, «se entri dentro ar bare te capischeno... Prova cor barista, anzi co' 'a cassiera, quella bionda: se chiama Sara. Qua ce vengono 'n sacco de stranieri. Vedrai che loro te capischeno.»

La Morte sembra interpretare correttamente le indicazioni ed entra nel bar.

«Ecco bravo, va' dentro così intanto noi ce grattamo li cojoni!» dice Luigi. I quattro amici aprono di nuovo ognuno il proprio ventaglio di carte, ridono, danno una pacca sulle spalle di Paolo, controllano le carte lanciate sul tavolo, tracannano birra e si sfidano con sguardi e improvvisi silenzi.

 

Poco più tardi Sara, la cassiera, esce dal bar con la Morte al seguito e si avvicina al tavolino dei quattro amici.

«A Paolé, guarda che questo me sa che cerca proprio te.»

«Cerca a me? E che vole? Chi 'a conosce?»

«Boh, dice che è 'a Morte, che t'è venuta a portà via.»

«Oh, ma che me state a pijà 'n giro? Come sarebbe a dì?»

La Morte annuisce: «Paolo, your time is going to come!»

«Dice che l'ora tua è arivata» traduce Sara.

«Ma nun pò esse» dice Paolo, «ho fatto l'analisi der sangue du' settimane fa, ciò er colesterolo regolare, 'a glicemia pure...»

«Nun se pò mai dì» dice Luigi, «a vorte basta gnente pe' morì. Ve ricordate er povero Artiero?»

Gli amici annuiscono seri.

«Sì, magari vai sotto a 'n camion, oppure te se ferma er core... eh, 'a vita è strana fijo mio» dice Gianni.

«Oh, ma che je state a dà ragione? Ammazza che amici! Dài, è no scherzo vero?» domanda Paolo tenendo una mano sul petto, come se dovesse giurare. Sara fa un cenno alla Morte per chiederle di chinarsi. La Morte si abbassa e Sara, sussurrandole all'orecchio, le domanda se si tratta di uno scherzo.

«No!» dice la Morte drizzandosi di scatto. «It's not a joke! It's a serious matter.»

«No Paolé, nun sta' a scherzà» assicura Sara, «dice che è 'na cosa seria.»

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Questa è una storia di fantasia
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Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.