Il remake cinematografico

Il remake nel cinema europeo

di Antonio Agrestini

Come abbiamo visto nei precedenti capitoli, studiare il destino di un soggetto cinematografico nel contesto della cinematografia americana è un compito difficile proprio a causa delle molteplici sfumature che esso assume.

In Europa, al contrario, la pratica del remake è quasi affatto inesistente, né valgono a smentirne l'assenza esempi isolati, ancorché eccellenti, […]: Il testamento del mostro o la coppia Le notti bianche (1957, di L. Visconti) e Quatre nuits d'un rêveur (Quattro notti di un sognatore, 1974, di R. Bresson). Non è un caso del resto – e l'esempio valga per tutti – se a Marcel Carné è sempre stata negata la possibilità di realizzazione [sic] un remake a colori di Le jour se lève (Alba tragica), il suo classico, e celebratissimo, dramma del 1939 (1).

Volendo dunque studiare lo stesso fenomeno nell’ambito del cinema europeo ci troviamo di fronte al problema opposto, ovvero una evidente scarsità di remakes.

Il cinema americano è ormai abituato ad assorbire e rielaborare storie già raccontate.

Non si può dire altrettanto per produttori e registi di altri paesi, che non hanno mai nascosto preoccupazioni protezionistiche, preferendo quasi sempre svolgere l’esercizio calligrafico imitativo guardando solo al proprio passato. Hanno consumato smanie riproduttive e tensioni emulative nell’ambito dei propri confini culturali, rivendicando, spesso presuntuosamente, un’autonomia linguistico espressiva (2).

Ma se questo è vero, significa anche che i remakes europei si sviluppano secondo dinamiche completamente diverse da quelle che abbiamo evidenziato con i modelli hollywoodiani.

Per confermare o negare questa ipotesi, dobbiamo necessariamente compiere un percorso non meno difficoltoso all'interno della cinematografia europea, dove la prima grande difficoltà è rappresentata proprio dalla scelta dei modelli da analizzare.

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In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.