Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

Ma torniamo a quel fatidico 26 ottobre del 1881 a Tombstone, in Arizona, dove lo sceriffo Wyatt Earp, i suoi fratelli Virgil e Morgan, e Doc Holliday, ovvero un dentista alcolizzato, storpio e giocatore d’azzardo, incontrano i clan dei Clanton e dei McLowery all’O.K Corral, e prendono parte alla più famosa sparatoria del West, a quella cruenta Sfida infernale dipinta da Ford.

Quando gira il film, Ford è già un regista paludato. Ha dimostrato abilità registica in diverse occasioni, rivelando la sua preferenza per soggetti dalla spiccata drammaticità, con personaggi dai tratti forti, modellati dalla sua capacità «di osservare e rappresentare i casi della vita, fuori del tempo». Questa «astoricità» della sua poetica si rivela soprattutto nel western. Benché egli avesse affrontato nel contesto di altri generi i problemi sociali, portando in primo piano «una rappresentazione prospettica e critica dei rapporti tra il singolo e la collettività», con il western riesce a trattare in modo assai più efficace gli stessi problemi, proprio perché questi non compaiono troppo sfacciatamente «al centro della storia narrata o del dramma rappresentato» (18).

Ford ha sempre individuato in uno o in pochi personaggi gli elementi fondamentali della sua rappresentazione morale, e un po’ moralistica, della vita, affidando loro il discorso di fondo della sua semplice e «sana» filosofia pragmatica […]. Lo sceriffo intrepido, ma nient’affatto stereotipato o semplicistico, di Sfida infernale, che riesce a mantenere un ordine di giustizia e di pace nel paese minacciato da un gruppo di fuorilegge, è anche – più dei personaggi analoghi di moltissimi altri western – l’emblema dell’americano medio che salva la patria in un momento di grave crisi […], in anni particolarmente drammatici della storia americana e mondiale (la guerra fredda, l’amministrazione Truman, il maccartismo ecc.) (19)

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Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.