La stratificazione del soggetto nel cinema americano

In realtà i documenti storici dimostrano che durante la vera sparatoria muoiono soltanto tre fuorilegge, e non le intere bande dei Clanton e dei McLowery, così come lascia intendere il film della Paramount. Ma del resto anche il carattere di Laura Denbow (Rhonda Fleming) è modellato appositamente per questo film: una giocatrice d’azzardo che soddisfa il capo-sceriffo senza troppo romanticismo.

Il film provoca giudizi contrastanti della critica. L’Hollywood Reporter scrive: «Sfida all’O.K. Corral di Hal Wallis è certamente il miglior western dell’anno e dire questo è dir poco di questa magnifica produzione Paramount… l’emozione infuocata delle sequenze iniziali perdura nel resto del film». Il New York Times più aspramente commenta: «Sfida all’O.K. Corrall non è Mezzogiorno di fuoco» (21).

Su Cinema Nuovo, un anonimo scrive:

Sarebbe scorretto nei confronti di John Sturges voler fare un confronto con Sfida infernale. Più giusto è rilevare i pregi di questo film, che non si stacca da un dignitoso livello commerciale, ma che in alcuni episodi denota l’attaccamento degli americani per questi due personaggi-base della loro tradizione storica. È la descrizione di questa amicizia fra due uomini tanto diversi tra loro – uno attaccato alla “legge” e al dovere fino al parossismo, l’altro contrario per principio e per regola di vita a entrambi questi concetti – che permette al film di avere una sua nobiltà – e che aveva a suo tempo, assai più dell’episodio finale della sparatoria, fatto la grandezza di My Darling Clementine. Nuocciono inoltre al film odierno certe lungaggini che ne spezzano il ritmo, nonché l’insufficiente caratterizzazione di alcune figure minori; e Rhonda Fleming non è Linda Darnell (22).