Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

A molti piace l’interpretazione di Jason Robards nei panni del dentista moribondo che fa un po’ le veci della coscienza del suo amico ma, nello stesso tempo, ritengono che James Garner sia un po’ impacciato nel ruolo dell’ex-sceriffo che diventa fuorilegge.

Le critiche sono per la maggior parte negative. Variety scrive: «sfortunatamente quando un regista sonda troppo profondamente i caratteri di eroi popolari, finisce per mostrarli come fragili esseri umani – come sicuramente sono – ma per gli spettatori, che creano fantasie e chiedono fantasie create per loro… questa versione dei fatti è sconvolgente». Il New York Times è ancora più severo: «La meraviglia è che John Sturges, grande regista, abbia realizzato un film così scontato, lento e con un simile cast…» (26).

Forse ciò che il pubblico non riesce ad accettare sono le vibrazioni emanate dagli ultimi colpi di un genere che si avvicina al proprio declino. Così, Luciana Della Fornace, racconta questo momento del filone western:

E il western entrò in crisi; non più giustizieri convinti di essere nel giusto, ma uomini come tutti gli altri; non più eroismi vieti e scontati, ma sofferenze e dolore dietro la canna della pistola che doveva, per forza, sparare per uccidere. Il pubblico restò sconcertato anche perché venivano, come conseguenza logica dei fatti, umanizzati anche gli antagonisti che reagivano, a volte, per vendicare figli uccisi o che difendevano disperatamente le loro terre come i capi pellerossa quando erano recuperati positivamente nel corso delle trame filmiche (27).

L’ora delle pistole può essere piaciuto a un improbabile stuolo di spettatori interessato agli aspetti storici della vicenda ma, in generale, il film di Sturges è un eccellente esempio di come spesso la realtà si sposi male con il dramma.

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In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.