Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

Tuttavia, contrariamente al suo predecessore O’Brien, Marvin è un individuo brutale, che non può certo rappresentare un eroe, né per Hemingway né per il film noir. Egli interpreta un rozzo omicida, che ha messo ordine nel proprio mondo e che non vuole essere disturbato da un uomo reo, a suo parere, di non essersi comportato, nel momento in cui ha affrontato l’orrore della morte, come avrebbe dovuto. Marvin sa controllare i propri sentimenti, ed è il killer di una organizzazione moderna: veste con eleganza, indossa occhiali da sole e porta con sé una valigetta portadocumenti (42).

Da sottolineare inoltre che in quest’ultimo film «le pistole hanno il silenziatore, e la morte è ripresa in primo piano, non in campo lungo o medio. La morte rappresenta un momento di orrore e non, come nel film noir, un sogno espressionista o un’allegoria formale» (43).

Tutto questo ci informa sulle insidie che impediscono ad un soggetto di sopravvivere nel contesto di un genere “sottile” come il noir. Anzi, il noir sembra definirsi come uno stadio dell’evoluzione di un soggetto che, più in generale, appartiene al genere poliziesco, al gangster movie.

Sembra che i requisiti essenziali di un film “nero” si concretino più nell’epidermide della trama che nella sua spina dorsale. È come se i soggetti scivolassero fatalmente nel noir, senza averne una vocazione cosciente. Questi i motivi per cui usare la stratificazione del soggetto come strumento conoscitivo del filone si rivela un procedimento fallimentare.

In conclusione, il noir non è un vero e proprio genere, e si iscrive piuttosto come appendice di un filone dalla tradizione ben più lunga e duratura, di cui ora cercheremo di descrivere le relazioni con il remake.

Le implicazioni sociologiche del gangster movie si affacciano soltanto con l’avvento del sonoro: prima di questo momento i film raccontano principalmente storie romantiche e sentimentali.

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James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.