Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

Il musical è dunque un genere “statico”, nel senso che non conosce reali evoluzioni diacroniche ma solo variazioni sincroniche, ed i soggetti immersi nel suo liquido amniotico perdono ogni possibilità di sviluppo. That’s Entertainment è la conferma della tendenza del musical a tornare costantemente alle proprie origini, a quel musical “rivista” che incolla brani colorati e multiformi di una coreografia totale.

Secondo Jerome Delamater, nel contesto del musical si sviluppano principalmente tre tipologie di remake. La prima tipologia consiste semplicemente in una nuova versione dell’originale, «che usa essenzialmente lo stesso materiale ma con un diverso cast e possibilmente con un diverso approccio formale»; la seconda tipologia consiste nel riprendere un film «nonmusical» ed innestare sulla trama tutti i principali elementi semantici del genere: musica e danza, così come abbiamo visto nel remake di Fleming; la terza tipologia è invece quella delle «reinterpretazioni, che qualcuno preferisce chiamare makeovers» e che «usano essenzialmente il materiale narrativo di un vecchio musical ma dandogli una nuova lucentezza, come nel caso di The Wiz», che viene infarcito di musica contemporanea e di «un’identità etnica urbana» (61).

A confermare i dati rilevati con le varie versioni del Mago di Oz, interviene un’altra nota trilogia di films, la quale «incarna molti dei caratteri che emergono dal “subgenere” dello show-musical e dai remakes». Il melodramma del 1937 È nata una stella (A Star is born), di William Wellman (a sua volta ripreso da What Price Hollywood? del 1932), è stato rifatto due volte. La sua seconda incarnazione, del 1954, è l'esempio di una versione musicale di una non musicale, mentre la terza, nel 1976, ancora un musical, è probabilmente meglio identificato come una reinterpretazione o un makeover della seconda versione (62).

  • Indice:
  • condividi:
In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.