Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

Ed infatti anche in questo caso troviamo come interprete principale una cantante sulla scia del successo discografico, Barbra Streisand, proprio come Diana Ross e Michal Jackson in TheWiz.

È inevitabile quindi che anche in questi film, creati quasi esclusivamente per l’intrattenimento, vi siano segni intelligibili sulle condizioni della cinematografia che li genera e della società che ne fruisce, nonché della sensibilità dei singoli autori.

La versione di Cukor di È nata una stella (1954), nonostante il colore, le canzoni, il cinemascope (usato come mai prima di allora), è molto più amara e inquietante di quella, pur eccellente, di Wellman (1936), anche perché la storia, i personaggi, gli attori stessi appaiono immersi in una luce sfatta e autunnale, una serie di giochi di riflessi privi di gioia, un clima di nevrosi ossessiva, di stanchezza interna. (63)

Tuttavia il rapporto tra il soggetto e il musical è ben definito e riassunto dalla descrizione che Roberto Campari fa dell’ultima trilogia citata:

È nata una stella fu subito un grande successo, cui contribuirono certo anche la cura dell’ambientazione e l’uso del colore, in un momento in cui i film a colori erano ancora pochi: vinse anche, nel ’37, l’Oscar per il soggetto originale. Che tanto originale non era, come s’è visto, per cui tra l’altro il presidente della RKO fu sul punto di denunciare Selznick per plagio di What Price Hollywood? […] La terza versione di È nata una stella, quella diretta da Cukor, è un vero e proprio remake della seconda. Però intanto erano passati alcuni anni, siamo nel ’54, il cinema era cambiato e come giustamente osservano Behlmer e Thomas se le differenze fra le tre versioni della storia sono meno rispetto alle somiglianze, i tre film rispecchiano i diversi periodi in cui sono stati realizzati.

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Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.