Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

È dunque evidente che nel film horror conta più il personaggio che non il plot, ed è questo, come già abbiamo detto, un ingrediente fondamentale del sequel: sono infatti numerosi quelli dell’orrore. Ogni personaggio rispecchia una particolare ansia: Dracula, il vampiro, è l’ansia della contaminazione:

il vampiro è l’emblema fisico di un virus che, di notte, mentre stiamo dormendo, distrugge le persone che amiamo. È come se il vampiro desse un corpo a quel virus, a quella cosa che non riusciamo ad accettare. in lui l’ignoto – la morte, la malattia – si trasforma in un male tangibile. La morte e la malattia non le capiamo, non le possiamo accettare; un film dell’orrore può però esserci di conforto, perché il male che provoca l’orrore è identificabile, ha una fisionomia concreta (82).

Per lo stesso motivo Frankenstein continua a vivere di pellicola in pellicola, tenendo ben stampato sul volto il terrore della resurrezione; e il Dr. Jekyll continua negli anni a scoprire il suo lato nascosto, riproponendoci il terrore dell’inconoscibilità e dell’indomabilità dell’ego più profondo, l’angoscia dello sdoppiamento. Questo spiega appunto perché l’horror è uno dei generi privilegiati del sequel. È poi una caratteristica dei film horror concludersi con indizi che promettono il ritorno del mostro.

In tempi a noi più vicini, tuttavia, l’orrore ha cambiato aspetto: ora per lo spettatore non c’è più speranza. Di recente i film si sono fatti sempre più pessimisti, hanno acquisito la cupa certezza che ad avere la meglio saranno le zone d’ombra della nostra natura, che sarà necessario affrontare le nostre peggiori paure, che il male che sta dentro di noi semplicemente non può essere distrutto, e tantomeno controllato (83).

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In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe
Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.
Jorge Luis Borges
Jorge Luis Borges
Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.