Tutto ciò ha reso anacronistici certi personaggi, dando spazio a soggetti che meglio rispecchiano il clima di inquietudine contemporaneo, perché poi, innegabilmente, anche le paure cambiano: «fino a poco tempo fa la malattia è stata il principale orrore dell’esistenza umana; oggi questa paura, che ha per oggetto il cancro, è seconda, e probabilmente non di molto, soltanto a quella del nucleare» (84).
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In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?

Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.

Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.

Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.

Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.

Gradevole, ma manca il marciume.