Addirittura lo “stravolgimento” sirkiano, la sua apparente dissacrazione del testo originale, non fa altro che mantenere il melodramma nei suoi confini tradizionali, pur nobilitandolo con una «esasperata stilizzazione», magistralmente «ottenuta con un’applicazione raffinata della simbologia metaforica» (92).
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In attesa del tuo commento, cosa avrebbero detto loro?

Gradevole, ma manca il marciume.

Letto. Riletto. Confuso. Bene.

Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.

Un finale troppo sobrio. Avrei aggiunto un cadavere.

Questo racconto è un altro racconto che sogna di essere se stesso.