Nick non solo è più invisibile del suo predecessore, grazie alle tecnologie moderne, ma è soprattutto meno biasimabile. Infatti diventa invisibile per uno strano incidente di cui egli non è assolutamente responsabile. Nick, per riprendersi da una sbornia della sera prima, sta semplicemente schiacciando un pisolino nei bagni di un edificio in cui si verifica un incidente nucleare. Le radiazioni nucleari rendono invisibili parti dell’edificio e lo stesso Nick, che impiega del tempo a comprendere cosa gli sia capitato. Nick, così come Griffin, è costretto a fuggire, a bendarsi, ma stavolta non è lui lo scienziato pazzo, anzi egli è la prima vittima delle follie della scienza. Naturalmente trattandosi di commedia non mancano gags e lieto fine, ma la trama non è sterile come quella di una parodia, e riflette anzi un diverso tipo di ansie: se Griffin rappresenta i timori di un’umanità che muove i primi passi verso le nuove scoperte scientifiche, e Nick è invece il rappresentante di una società che paga le conseguenze di una insensata corsa al progresso, che finisce per riversarsi sui comuni mortali, ignari e innocenti.
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