1.1.7 Note sui rifacimenti di soggetti mitologici e di soggetti di ambientazione storica
Nello scorrere l’elenco generale dei generi e dei filoni, abbiamo fin’ora trascurato i film mitologici, gli adattamenti di grandi drammi teatrali, i film di guerra, e più in generale tutti quei soggetti di ambientazione storica o di taglio storico-biografico. I motivi sono molteplici. Il film mitologico, per esempio, «ha avuto, nel corso della storia del cinema, exploit ricorrenti, legati più alla riuscita commerciale di un solo film che non al configurarsi vero e proprio di un filone» (96), e di conseguenza non esiste una concreta stratificazione di un determinato soggetto mitologico, forse anche a causa degli elevati costi di produzione relativi a questo tipo di film. Altri problemi sono quelli che sorgono di fronte agli adattamenti cinematografici di eventi storici e di grandi drammi teatrali:
gli eventi storici e i grandi drammi teatrali fanno pensare talvolta a filosofie del rifacimento che sfrutta filoni lasciati in completo disuso per decenni o troppo “percorsi” nel passato. Si tende però a non chiamare remake questi cerimoniali del racconto. Una Giovanna d’Arco non “rifà” se stessa, è sempre se stessa. Una Passione di Cristo portata al cinema non è un remake, ma riproduzione di un tema realizzato secondo uno schema liturgico che esisterebbe al di fuori del cinema sotto altre forme (97).
Anche in relazione ai film di guerra è difficile scoprire un gran numero di remakes. Questo perché i soggetti di ambientazione storica sono i più maneggiabili. I “buchi” della storia ufficiale possono essere colmati nei modi più vari dalla fantasia di sceneggiatori e registi. Così l’episodio storico è spesso usato come struttura sublime, come sfondo credibile su cui si muove un qualunque personaggio storicamente anonimo ma verosimile. Basta pensare alla mole di film sul tragico episodio dell’affondamento del Titanic.
- « INDIETRO
- 54/63
- CONTINUA »




