Il remake cinematografico

La stratificazione del soggetto nel cinema americano

di Antonio Agrestini

Nel 1966 sono cambiate troppe cose perché gli indiani “cattivi” che corrono dietro ad una diligenza possano essere ancora credibili. A questo punto è utile colmare la distanza temporale tra i due titoli citati con un gruppo di remakes, il quale è in grado di rispecchiare i sintomi e le caratteristiche di quell’evoluzione che ha prodotto esiti così diversi per due film costruiti sul medesimo soggetto.

«Nel western il remake si riferisce sia a “riscritture” vere e proprie del testo filmico di origine, sia a diverse interpretazioni di uno stesso mito dell’epica americana» (13). I nove di Dryfork City appartiene al primo caso, quello appunto di “riscrittura” di un originale cinematografico. Un altro film di John Ford, Sfida infernale (My Darling Clementine, 1946) è la trasposizione di un episodio storico, meglio dire mitico, cioè la sparatoria tra gli Earp e i Clanton in un recinto di Tombstone. Di questo film esistono ben tre remakes: Sfida all’O.K. Corral (Gunfight at the O.K. Corral, 1957), di John Sturges; L’ora delle pistole o Vendetta all’O.K. Corral (Hour of the Gun, 1968), sempre di John Sturges; Doc (Id., 1971), di Frank Perry.

Ma prima di analizzare questi film, che costituiscono un ottimo esempio di come un soggetto si stratifichi all’interno di un genere, è bene tenere conto di alcune osservazioni preliminari.

André Bazin sostiene che gli anni dal 1937 al 1940 siano da considerarsi fondamentali per il western classico, soprattutto per i notevoli contributi dei registi che vent’anni prima hanno debuttato nel «western di serie quasi anonimo», e che ora «vi tornano o vi ritornano al sommo della loro carriera». Tale fenomeno è sicuramente collegato alla diffusa consapevolezza dell’avvento del periodo bellico nell’era di Roosevelt. Nonostante il successo, gli anni di guerra finiscono per spazzare via il western dal repertorio hollywoodiano, sostituendolo con i film di guerra che, almeno per un periodo, lo eliminano dal mercato.

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Charles Baudelaire
Charles Baudelaire
Gradevole, ma manca il marciume.
Oscar Wilde
Oscar Wilde
Troppo sincero per essere alla moda. E troppo breve per essere noioso.
Marcel Proust
Marcel Proust
Mi ha ricordato qualcosa. Ma non so cosa. O quando.
James Joyce
James Joyce
Letto. Riletto. Confuso. Bene.
Italo Svevo
Italo Svevo
Mi ha ricordato qualcosa che stavo per dire in analisi.