Dove finisce il gioco

Racconto brevedi Antonio Agrestini

La mia vecchia casa d’infanzia poteva essere un buon posto per morire, e anche il momento sembrava perfetto, con quel pomeriggio di sole che a molti altri avrebbe concesso un senso di pace. Entrai in casa, avevo bisogno di un bicchiere d’acqua per ingoiare la pillola antidepressiva. Tornato nel giardino guardai la punta dei cipressi, l’azzurro limpido del cielo. Un’ombra, come il volo di un uccello, tagliò il mio campo visivo e mi indusse istintivamente a piegare la testa. Una palla cadde davanti a me e rotolò sull’erba fino a fermarsi sulla punta della mia scarpa.

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Questa è una storia di fantasia